La Basilica di Santa Croce e la sua funzione di Pantheon

La Basilica di Santa Croce e la sua funzione di Pantheon

Dalla sua origine, la Basilica di Santa Croce divenne, in pochissimo tempo, il principale riferimento religioso per tutte le famiglie che abitavano questo povero quartiere di Firenze. In Santa Croce ci si riuniva per chiedere conforto nei momenti di difficoltà, qui si condividevano i momenti di gioia e di felicità.
Nel Medioevo, in Santa Croce, com’era uso frequente in molte chiese, le famiglie del  quartiere facevano seppellire i loro morti, che erano accolti all’interno della Basilica. Questa volontà popolare divenne, nel 1400, una consuetudine anche per importanti e facoltose famiglie di Firenze, che qui volevano riposassero i loro defunti.
Quando la Signoria della Città, alla morte dei suoi due cancellieri: Leonardo Bruni e Carlo Marsuppini, riconoscendo l’importanza del lavoro da essi svolto, ne volle valorizzare le figure, chiese proprio ai Francescani di Santa Croce di poter erigere, a spese del Comune, due monumenti funebri nella chiesa. Questo pubblico atto consacrò la Basilica di Santa Croce come il luogo preferito della città per la sepoltura delle “glorie fiorentine”. Cosimo de’ Medici proseguì questa tradizione, adoperandosi affinché anche il grande artista Michelangelo Buonarroti, morto a Roma, avesse degna sepoltura a Firenze, in Santa Croce. Successivamente qui furono eretti i monumenti funebri dello scienziato Galileo Galilei, del pensatore politico Niccolò Macchiavelli, del musicista Rossini, del poeta Ugo Foscolo che, citando Santa Croce nel suo celebre poema “I sepolcri”, con la frase “ma più beata che in un tempio accolte serbi le itale glorie” indicò la Basilica come luogo in cui consacrare i grandi. E la vocazione di Santa Croce di essere un Pantheon, una “casa per gli dei” (dal greco Pan-Theòs), si delineò, trasformando Santa Croce da Pantheon cittadino a Pantheon degli italiani e poi luogo di sepolture internazionali, grazie alla presenza in Firenze di ricche e prestigiose famiglie straniere e ai legami che queste ebbero con la città.

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