Basilica di Santa Croce: Ottavo centenario dalla nascita della Beata Umiliana de’ Cerchi. Una storia di fede autentica
di Chiara Marconi, redattore ordinario
È bello riuscire ancora a stupirsi di fronte ad una storia di fede, alla reazione delle persone, al loro entusiasmo, una volta che vengono in contatto con un personaggio che viene dal passato. Stiamo parlando di Umiliana de’ Cerchi terziaria francescana, una donna del 1200, poco conosciuta, giunta la sua fama fino a noi, grazie ai tanti frati dell’Ordine Serafico, che hanno annotato le sue gesta. Un racconto che nonostante siano trascorsi secoli è ancora attuale e fa discutere; lo hanno fatto durante la conferenza organizzata nella Basilica di Santa Croce, il 15 marzo 2019, anche il professor Franco Cardini e la professoressa Anna Benvenuti, che sono intervenuti portando la loro considerevole conoscenza, su di un periodo storico ed una figura importante per la sua valenza morale, spirituale e perché no anche di grande attualità. Quello di una donna in primis, che nel XIII secolo, ha deciso nonostante le difficoltà del tempo di ribellarsi al giogo della famiglia che la voleva nuovamente in sposa, dopo che, giovanissima, era rimasta vedova. Una donna che per tempra e tenacia potrebbe tranquillamente essere paragonata ad una donna dei nostri tempi, così come anche il professor Cardini ha sottolineato, che “la Beata porta con sé aspetti attuali, si è ribellata ad un padre che la voleva in sposa, ad un uomo che lei ha negato, per dedicarsi alle realtà sociali e ai poveri”. Umiliana, nonostante il momento storico avverso, lo sapeva bene dove voleva andare, tanto da combattere con tutte le sue forze quella famiglia che la voleva costringere a vivere una vita in cui lei non si riconosceva, così ha deciso contro tutto e tutti di abbattere quei taboo che la tenevano oppressa e di affrontare quello che la sua coscienza le imponeva: scappare e dare vita ad un movimento di rinascita, attraverso le opere di carità, la preghiera e la contemplazione.
Per promuovere le iniziative di quest’anno dedicate alla Beata, è stato organizzato, in piazza Santa Croce anche un Flashmob, da alcuni membri della redazione di Città di Vita, dove sono sfilati sono i volti coperti dall’immagine di Umiliana, donne, uomini e ragazzi, pronti ad ascoltare una bella storia, ad aprire le loro menti ed i loro animi ad un qualcosa di particolare. Le celebrazioni che grazie ai frati francescani, si protrarranno per tutto l’anno in essere, hanno visto il loro inizio con il ricondizionamento delle reliquie della Beata Umiliana, spoglie che saranno ricollocate all’interno dell’urna restaurata, il 19 Maggio prossimo, funzione che sarà presieduta dall’Arcivescovo di Firenze, il Cardinale Giuseppe Bettori; in questa occasione sarà sigillata l’urna della Beata. Innumerevoli gli eventi in onore di Umiliana che sarà presentata e conosciuta per il grande personaggio che è stato, un grande racconto di valori e di senso di devozione per una causa che sia andata oltre al senso stesso della sua vita, quello sguardo volto ai fondamenti basati sull’opera iniziata da San Francesco. Tornando al tema principe della discussione, quale la donna come figura centrale, con tutto quello che si porta dietro, dal rispetto per la sua condizione, fino al ruolo che ricopre, possiamo oggi tracciare un legame stretto tra lei e le donne del nostro tempo, un continuo e costante legame che possiamo tracciare anche attraverso tutto quello che dalla sua storia di vita emerge fino a pensare che è stata un “precursore”, nel suo genere, vestendo per la prima volta l’abito del Terz’Ordine nella Chiesa di Santa Croce.